00 15/09/2008 23:48
Forte dell’esperienza già consolidata in altri Stati, anche nel nostro Paese è stata istituita la patente a punti.

Tuttavia rispetto a quanto accade altrove la patente a punti in Italia ha assunto un aspetto più cautelare che punitivo, affiancandosi al sistema sanzionatorio vigente.

Non sono cambiate, in sostanza, le sanzioni che restano tuttora in vigore. Obiettivo della patente a punti, semmai, è quello di fornire un supporto e offrire un’azione di prevenzione ai fini della sicurezza stradale.

Il sistema dei punti infatti non dà luogo ad alcuna limitazione fino a quando non si raggiunge la perdita totale del credito (venti punti).

A chi si applica
A tutte le patenti già rilasciate ed a quelle nuove, all’atto del rilascio, viene attribuito un punteggio di venti punti. Tale punteggio è annotato all’Anagrafe nazionale degli abilitati alla guida, tenuto dal Dipartimento trasporti terrestri del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Quando avviene la decurtazione dei punti
La perdita di punti si verifica ogniqualvolta viene commessa una violazione che prevede una decurtazione del punteggio. Il punteggio viene stabilito in misura fissa e non è modificabile e in caso di rigetto del ricorso da parte dell’autorità amministrativa o da parte del giudice di pace, il punteggio rimane decurtato.